Tutte le cose che facevamo per eccitare persone estranee erano, logicamente, il preludio a quello che poi avremmo fatto nell’intimità della nostra cameretta
Tutti i partecipanti sono almeno 18 anni di età.
Tutte le cose che facevamo per eccitare persone estranee erano, logicamente, il preludio a quello che poi avremmo fatto nell’intimità della nostra cameretta
L'idea era che per curare un piede indossando una tuta total body bisogna togliersi la tuta. Ora, sono convinta che un medico dovrebbe essere indifferente alle grazie femminili ma sono anche convinta che questa sia solo una teoria specialmente se riferita a un medico molto giovane come era il nostro. E specialmente quando le grazie femminili sono le grazie di Ingrid.
Io tenevo d'occhio i calzoni del medico e ho visto che la situazione lo interessava, lo interessava molto.
Passeggiando lungo la spiaggia del laghetto a Ingrid è entrata una spina in un piede, molto dolorosa, tanto che abbiamo dovuto andare al pronto soccorso. Prima di andare però mi è venuta un'idea che avevo visto in un film e, detto fatto, l'abbiamo messa in atto. Siamo andate nel nostro bungalow, Ingrid si è spogliata completamente e ha indossato una tuta. Al pronto soccorso sono entrata con lei e così l'ho aiutata a spogliarsi.
Il tatuatore è come se si fosse risvegliato di colpo. Allora io farei questo disegno qui, anzi, un po' più in qua o forse è meglio un po' più in alto. E continuava a toccare. Sembrava che toccasse i punti giusti perché Hans ha avuto una mezza erezione. E una mezza erezione di Hans è puro spettacolo. A questo punto Mario ci ha fatto segno di uscire e siamo andati nel bar vicino.
Dopo una decina di minuti è arrivato anche Hans. Un magnifico pompino e se vogliamo tornare ci fa i tatuaggi gratis!
Peccato che a nessuno di noi piacciano i tatuaggi.
Qualche giorno dopo Mario ha avuto un'altra idea che gli era venuta passando vicino al primo negozio di scarpe, due bei tatuaggi. Ma io non voglio tatuarmi gli ho detto, e neanch'io ha quasi urlato Ingrid. E nemmeno io, ha risposto il mio maritino, ci faremo fare dei disegni per prova. Ovviamente quando Mario dice "ci faremo" vuol dire "vi farete".
Entrati nel negozio di tattoo il ragazzo ci ha mostrato il catalogo, abbiamo chiesto se poteva disegnare quello che avevamo scelto per vedere se ci piaceva e così ci siamo stese, abbiamo abbassato i tanga e il ragazzo ha fatto i disegnini nel posto giusto che si può immaginare anche senza che io lo dica. La cosa strana era che il ragazzo sembrava quasi annoiato nel lavorare a pochi centimetri da due ragazze piuttosto bellocce. La cosa è stata notata subito anche da Mario. Hans, perché non ti fai anche tu un bel tatuaggio? Non mi piacciono i tatuaggi. Insisto. Va bene, allora me ne farò uno sulla spalla. Hans, lasciati consigliare, togliti gli slip e fatti fare un bel tatuaggio sia davanti che dietro. E fai scegliere il disegno da questo bel ragazzo. A questo punto Hans ha capito e si è spogliato, mostrando tutta la magnificenza del suo pene e del suo sedere.
In bar leggendo un libro mi sono distratta e, senza volere, mi si è scoperto il seno.
Cosa mancava a questo punto? Un aperitivo nel bar che Mario aveva già adocchiato. Un bar con i tavolini all'aperto, tavolini piccoli e alti con seggiolini piccoli e alti, molto alti. Credo che a questo punto tutti gli abitanti del paese abbiamo visto le nostre grazie. Si, perché c'è stata anche una forma di passaparola per cui i passanti più giovani telefonavano agli amici e visto che il paese è piccolo stavano veramente poco per arrivare. Non posso dire che si era radunata una folla perché non è vero, ma molto traffico ***** si. Dimenticavo di dire che nel frattempo si era alzato un bel venticello.
E tu, Hans, non regali nulla alle ragazze? Ma certo, perché no? Pensavo a un altro paio di sandali. E così siamo entrati in un altro negozio e anche lì la solita trafila. Questa volta abbiamo scelto abbastanza in premura senza arrivare ai dopo sci e anche questa volta i ragazzi erano piuttosto stralunati.
Ecco dove voleva arrivare… e ci è arrivato! Arrivato? Conoscendo Mario in realtà non era nemmeno partito. Infatti, ora che avete delle magnifiche minigonne perché non permettete che vi regali dei magnifici sandali? Perché no? Ma possiamo rimetterci i tanga? Scherzate? Volete rimettervi le mutande qui in mezzo alla strada? E così siamo entrati nel negozio di scarpe, ci siamo sedute e i due giovani commessi hanno cominciato a farci provare i sandali. Poi ci hanno proposto le scarpe… per farla breve siamo arrivati ai dopo sci e per fortuna che eravamo in agosto. Agli scarponi da arrampicata ci siamo arrese, abbiamo scelto i sandali e siamo usciti dal negozio. Non occorre dire che le minigonne in maglina avevano sortito l'effetto sperato. I giovani commessi erano piuttosto sudati ed erano piuttosto gonfi nelle parti basse.
A Mario le idee vengono sempre "in questo momento", ad ogni modo, pensa e ripensa, non abbiamo trovato nulla di male nell'idea e così siamo andati in paese in cerca delle minigonne. Trovate, provate, perfette, perché non vi togliete i tanga per vedere se avevo ragione io a proposito del venticello che gioca con la maglina?
Il giro che abbiamo fatto l'altro giorno in paese senza mutande è stato bellissimo. Quando Mario comincia così un discorso, in un modo totalmente inoffensivo, comincio a insospettirmi e attendo con ansia e curiosità il proseguimento. Si, è stato bellissimo … solo se fossi obbligato a trovare una critica, e sottolineo solo se fossi obbligato, direi che le minigonne erano troppo rigide. Sarà che a me piace la maglina ma se fossero state in maglina sarebbero state perfette. A proposito, un'idea che mi è venuta in questo momento, cosa direste se vi regalassi delle mini in maglina?
A questo punto dopo le varie esperienze austriache credo che la "normalità", parola usata spesso e spesso anche a sproposito, la normalità dicevo sia essere bisex. Non lo dico per giustificare il mio comportamento, credo davvero che non bisogna limitare le proprie esperienze.
Si, mi sono pentita di non averlo fatto prima, molto prima. Importante, forse fondamentale, è trovare la persona giusta. Con Ingrid è stata una cosa magnifica, il profumo dolce dei suoi umori il leggero movimento di bacino per assecondare la mia lingua, i dolci e leggeri gemiti. Una cosa sconvolgente dolcissima a differenza dei maschietti in cui c'è sempre un po' di violenza anche se poca o pochissima. La ciliegina sulla torta è stata vedere Hans che cominciava a masturbare Mario e Mario che ci stava. In realtà è da molto che ho qualche sospetto sulle tendenze sessuali di Hans, ma forse adesso ne ho la certezza, credo sia bisex.
Questo periodo è stato veramente incredibile. Tante certezze infrante, prima fra tutte il potere di Mario su di me, poi il sesso tra me e una donna che mai e poi mai pensavo sarebbe successo e tra l'altro con tanto successo, scusando il bisticcio di parole. Avevamo capito tutte e due che non era più un segreto la cosa che mi aveva fatto Ingrid, ormai il fatto era sdoganato. Io ero un po' restia a leccarle la figa, anzi, non l'avevo ancora fatto anche se la toccavo e usavo il vibratore su di lei mentre le leccavo le tette. Anche qui sono intervenuti i maschietti e dopo molte insistenze e dopo avermi portato a una eccitazione insostenibile l'ho finalmente fatto, ho leccato la prima figa della mia vita. E, come spesso accade, mi sono pentita.
Mi ha anche detto che ho fatto bene a fargli il massaggio alla prostata perché gli è diventato subito duro e ha sborrato alla grande. Io non gli ho detto che è stato Hans a fare tutto e che io non c'entro. È meglio farlo rimanere nella sua beata ignoranza, un altro punto a favore del mio potere su di lui.
E poi, parlandone con Mario ho scoperto che anche gli uomini sanno cosa piace agli altri uomini. Come l'ho scoperto? Perché Mario mi ha detto che gli ho fatto il pompino più bello della sua vita e siccome io non glielo ho fatto e Ingrid era impegnata con me …
E arriviamo alle cose fatte al buio, la proposta di Mario accettata da tutti senza discutere.
Abbiamo cominciato piuttosto timidamente e lentamente allungando le mani e toccando quello che capitava. Ora, non so gli altri , ma quando toccavo qualcosa sentivo anche altre mani e la cosa curiosa era che toccando un cazzo sentivo un'altra mano maschile che armeggiava. E finalmente ho sentito una lingua nella figa e a quel punto mi è sembrato di volare. O Mario è diventato cento volte più bravo del solito o anche Hans è diventato cento volte più bravo oppure … E in quel momento ho capito una cosa che già sospettavo e cioè che una donna sa esattamente cosa piace a un'altra donna.
Questo periodo è stato veramente incredibile. Tante certezze infrante, prima fra tutte il potere di Mario su di me, poi il sesso tra me e una donna che mai e poi mai pensavo sarebbe successo e tra l'altro con tanto successo, scusando il bisticcio di parole. Avevamo capito tutte e due che non era più un segreto la cosa che mi aveva fatto Ingrid, ormai il fatto era sdoganato. Io ero un po' restia a leccarle la figa, anzi, non l'avevo ancora fatto anche se la toccavo e usavo il vibratore su di lei mentre le leccavo le tette. Anche qui sono intervenuti i maschietti e dopo molte insistenze e dopo avermi portato a una eccitazione insostenibile l'ho finalmente fatto, ho leccato la prima figa della mia vita. E, come spesso accade, mi sono pentita.
Per farla breve abbiamo dovuto accontentarli e anche questa volta hanno avuto ragione loro. Eravamo seguite dei nostri ragazzi ma apparentemente giravamo da sole per il paese sedendoci, alzandoci e sedendoci di nuovo dappertutto tanto che è diventata una specie di gara tra noi due su chi riusciva a eccitare più persone, si, persone perché anche qualche ragazza e qualche signora dava una sbirciatina. Si diceva che per i nostri maschietti la cosa era eccitante e la dimostrazione l'abbiamo avuta al rientro nel bungalow… non ci hanno nemmeno lasciato spogliarci hanno subito occupato tutti i buchi liberi. E noi, anche pensando a tutti i ragazzi che si staranno masturbando pensandoci ci abbiamo dato dentro alla grande.