L’altro giorno mio marito mi ha chiesto di farmi fare un tatuaggio in un laboratorio gestito da un bel ragazzo. Poiché mio marito odia i tatuaggi l’unico scopo era sessuale, in quanto voleva che il tatuaggio fosse attaccato alla mia figa. Dopo molte sue insistenze, anche per rimandare la decisione gli ho proposto di andare a scegliere il disegno e la posizione. Siamo così entrati, abbiamo spiegato il nostro desiderio, il ragazzo ci ha fatto scegliere il disegno e mio marito gli ha chiesto di disegnarlo nella posizione giusta per vedere se il risultato fosse soddisfacente. Mi sono stesa sul lettino, mi sono tolta gli slip e il ragazzo ha cominciato a toccarmi, massaggiando un po’ la parte, tirando la pelle eccetera. Il maritino era piuttosto eccitato e continuava a indicare posizioni diverse perché il ragazzo continuasse a toccarmi. Dopo un po’ il ragazzo ha cominciato a chiedere a mio marito perché non si facesse un bel tatuaggio anche lui (... CON QUELLE BELLE SPALLE ...) e dopo ulteriori insistenze gli ho chiesto se era gay. Alla sua risposta affermativa mio marito ha perso tutto l’interesse che aveva e con fare sbrigativo ha detto al ragazzo che ci avremmo pensato e ci siamo salutati.
Mio marito non ha nulla contro i gay, ma evidentemente il fatto che un gay mi tocchi la figa non lo eccita per niente. La cosa positiva è che per giorni ho tormentato il poverino indicandogli tutti i punti dove mi piacerebbe che si facesse un tatuaggio … e continuerò per parecchio tempo.
Tutti i partecipanti sono almeno 18 anni di età.